RITROVATI ALTRI 98 BIDONI TOSSICI PERSI DALLA NAVE "VENEZIA" DELLA COMPAGNIA GRIMALDI.
La nave oceanografica Minerva Uno, ha ritrovato ieri, al largo dell'isola di Gorgona, altri 98 bidoni pieni di catalizzatori al nichel e al molideno. Vi ricordiamo che si tratta dei fusti persi in mare al largo di Gorgona nel dicembre dello scorso anno, ne finirono in mare ben 198. Dei 98 ritrovati , 67 sembrano ancora chiusi, mentre gli altri risultano essere aperti. Nelle vicinanze dei fusti, ci sono 18 sacchi fuoriusciti da questi, 13 sono chiusi, mentre 5 sono aperti e, il materiale al loro interno, molto probabilmente si è disperso in acqua.
Prima di parlare di disastro ambientale, si dovrà attendere i risultati delle analisi di laboratorio che si avranno in settimana e che saranno condotte sul del pesce pescato in questi giorni nella zona dei ritrovamenti. Solo queste potranno dire, quanto i componenti chimici che si trovavano dentro i fusti caduti in mare dalla nave Venezia il 17 dicembre scorso, siano inquinanti e pericolosi.
Le sostanze contenute nei fusti sono particolarmente idrosolubili e questo amplificherebbe i danni che potrebbero arrecare all'ambiente se il loro grado di tossicità, come alcuni scienziati asseriscono, si riveli particolarmente alto.
Vi ricordiamo inoltre che precedentemente erano già stati individuati altri 55 bidoni. All’appello oggi ne mancano circa una cinquantina …. le ricerche naturalmente continueranno nei prossimi giorni.
La regione Toscana ha reso noto i risultati dell’analisi:
Nessun rischio per la salute dell'uomo: e' l'esito degli esami condotti sul pesce pescato a Gorgona, nel tratto di mare dove sono caduti i fusti tossici dalla motonave della Grimaldi. Lo ha reso noto la Regione Toscana, che in ogni caso chiede rapidità nell'individuazione degli ultimi fusti e la rimozione di tutti e 198. Le analisi sono state compiute dall'Istituto Zooprofilattico su prelievi del 19 gennaio e il 24 febbraio: per nichel, molibdeno e vanadio la maggior parte dei campioni presenta addirittura valori inferiori al limite di rilevabilità analitica.
In tutto ciò non dimentichiamo l’altro potenziale disastro ambientale, il relitto della Concordia a due passi dal porto del Giglio che sta tenendo tutti con il fiato sospeso. Un annata veramente sfortunata per il mare della Toscana, speriamo che sia solo un allarme.
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