martedì 29 gennaio 2013

Crolla il sogno di ROSSI e TOSI...Naufraghi in Atlantico

I due navigatori sono stati tratti in salvo dalla petroliera "Genmar Argus" battente bandiera delle isole Marshall, la  Genmar Argus diretta ad Abidjian, capitale della Costa D'Avorio, ariiverà il 2 febbario.

Jrata3

Si spegne in una notte il sogno di Andrea Rossi e Luca Tosi, i due ragazzi che stavano provando a battere il record di traversata Dakar - Guadalupa a bordo di un catamarano non abitabile di 6,10 mt. Un avaria prima ad un timone e poi all'altro, li ha costretti a rinunciare all'impresa, e a optare per la richiesta di soccorso nella notte tra il 26 e il 27 gennaio.

Rossi e Tosi, partiti lo scorso 21 gennaio da Dakar, nella notte del 26 gennaio avevano rotto i timoni e solo nella giornata di ieri, dopo ore di apprensione, sono stati tratti in salvo a bordo della petroliera delle isole Marshall "Genmar Argus".
La decisone di chiedere il soccorso è stata presa per la posizione del cat al momento dell'avaria. Jrata3 si trovava, infatti, ad oltre 1000 miglia dalla partenza e ad oltre 1500 dall'arrivo, a metà strada tra Africa e Sudamerica. Distanza enorme per navigazione in situazioni di emergenza.
Verificato che in zona non c'era nessuna imbarcazione da diporto raggiungibile (il contatto è stato tentato anche con Bernard Stamm fresco di squalifica nel Vendèe Globe, che sta appunto risalendo l'Atlantico per far ritorno in Francia) Jrata- WullschlegerGroup è stta così raggiunta dalla petroliera Genmar Argus, dirottata sul posto dal SAR Martinica in accordo col SAR Italiano.
Il comandante della nave e i velisti di Jrata3, hanno deciso di attendere la luce (11:00 UTC, le 12:00 in Italia) per il trasbordo, per effettuare una manovra assolutamente non semplice e che richiedeva una perizia assoluta, sia da parte dell'equipaggio della petroliera, e sia di Andrea e Luca. Le condizioni del mare hanno suggerito però un 'ulteriore rimando, perchè gettarsi in acqua e cercare di risalire le mura di una petroliera di 275 metri scarica(circa 19 metri di bordo libero in quell'assetto), con tutti i movimenti della nave, era un operazione decisamente pericolosa.
Verso le 16:00 UTC si è deciso di tentare il recupero e l'operazione è pienamente riuscita. Luca Tosi e Andrea Rossi sono saliti a bordo in buone condizioni. Lo stesso non si può dire del catamarano. Nell'urtare ripetutamente e violentamente le murate della nave, Jrata3 ha subito numerosi danni.
Luca, Andrea e tutto il team di terra tengono a ringraziare particolarmente il SAR Martinica e il SAR Italiano.

Un vero peccato. I due ragazzi stavano navigando alla grande, il 25 gennaio avevano 102 miglia di vantaggio, corrispondenti a 11 ore e 54 secondi, sul precedente record stabilito dai francesi Lequin e Moreau.  Ma conosciamo la loro tempra e la loro determinazione e siamo certi che, prima o poi, ci riproveranno!!!

Ecco le prime impressioni di Luca ed Andrea:

"Non riesco a spiegarmi come si siano potuti rompere" scrive Luca Tosi in una mail. "Avevamo fatto più di 1000 miglia! Avevamo dei fusibili che dovevano saltare salvando la pala,e invece si sono rotte le scatole dei timoni, entrambe allo stesso modo e senza sbattere su oggetti in acqua. Sembrano scardinati dalla pressione laterale della pala. Magari in qualche onda frangente li abbiamo sforzati troppo".
Sull'operazione di salvataggio, invece, non si interrogano affatto, ma continuano a ringraziare tutti. Luca e Andrea hanno un nuovo mito: è Umberto Verna, della Safety  World, che ha coordinato tutte le operazioni fin dal primo momento in cui sono rimasti senza timoni.

"Veramente impagabile" dicono Rossi e Tosi di Umberto Verna. "Ci ha sempre fatto sentire tranquilli e spinti a prendere le giuste decisioni. Se da questa situazione ne siamo usciti tutti interi, gran parte del merito è suo, oltre che del comandante della Genmar Argus che ha dimostrato tutta la sua perizia affiancando la sua immensa nave al nostro cat senza schiacciarci. Le operazioni di salvataggio sono state decisamente rocambolesche, perchè la petroliera è lunga 274 metri, ha un motore solo, è scarica e quindi scarroccia e rolla un casino".
Tosi pensa anche al record: " Un pò di amaro in bocca per il record è rimasto, ci credevamo davvero!! Noi e la barca eravamo in buone condizioni: Ora siamo molto incazzati!!Maledetti timoni!!".
Andrea Rossi ieri ha informato tutti gli amici sul recupero e i suoi toni non erano diversi: " L'operazione di salvataggio è cominciata alle 09,00 e terminata alle 15,00...non vi dico che numeri e che difficoltà salire su una murata di 30 metri con il rollio e la petroliera vuota dal carico. Un incubo. Jrata3 è perduta, distrutta dalle operazioni di salvataggio. Peccato, non meritava una fine simile. abbiamo perso tutto, quello che abbiamo salvato sono due coltelli, un epirb portatile. Niente soldi nè passaporti, nulla di nulla. Comunque stiamo bene e ci trattano benissimo, Equipaggio polacco e filippino. Si mangia bene e sono simpatici.


UN SOGNO CHE CROLLA UN ALTRO CHE SI REALIZZA:
GABART  trionfa alla Vendèe Globe.

Francois Gabart con Macif

Francois Gabart, 29 anni, è il più giovane vincitore della Vendée Globe con un tempo incredibile: 78 giorni 2 ore 16 minuti e 40 secondi.
Gabart ha tagliato il traguardo di les Sambles D'Olonne domenica 27 gennaio alle ore 15:18 e 40 secondi, chiudendo il suo giro del mondo in 78 giorni 2 ore 16 minuti e 40 secondi, 6 giorni in meno del precedente primato di Desjoyeaux nell'ultima edizione.

Le Cléac'h ha tagliato il traguardo in 2° posizione appena 3 ore dopo....

Una regata dove c'è stato di tutto, dall'avventura, al dramma di chi ha dovuto lasciare, all'espressione più alta dei valori del mare di chi ha messo in discussione la sua stessa regata per aiutare l'avversario in difficoltà. La regata non è finita in mare ci sono ancora dieci uomini di cui alcuni molto lontani, ma certamente, con l'arrivo di Macif e subito dopo di Banque Populaire, la tensione si è rotta.

Francois Gabart su Macif è arrivato ieri pomeriggio alle 15 e 18 minuti, mentre Armel Le Clèac'h su Banque Populaire , è giunto a Les Sables D'Olonne appena 3 ore dopo, alle 18 e 35 mintui e 52 secondi. i due sono stati accolti da una grande folla che , nonostante la pioggia, li ha voluti attendere per ore per vederli arrivare.

Ecco le prime parole di Gabart:" La Vendèe Globe è un esperienza molto intensa e, quando arrivi, il passaggio repentino dal tuo essere solo a bordo, alla folla, ai rumori, le persone che ti parlano, ti chiamano, è traumatico e ti dà una strana sensazione.
Se mi chiedete se quando sono partito pensavo di vincere, la risposta è no, non era quello il nostro obiettivo, io e il mio team volevamo fare un ottima Vendèe Globe, ma non credevamo di poter vincere. Ho capito che potevo farcela quando ho passato  Armel nell'Oceano Indiano e ho visto che Jean Pierre era dietro di noi, li ho cominciato a sperare..."

Non dimentichiamo che in regata c'è anche il nostro Alessandro Di Benedetto - Alessandro sta combattendo con le zone di alta pressione dei sant'Elena.  Al momento sta risalendo un corridoio di vento in mezzo a due zone di "scarsa", ma lo deve fare di bolina perchè il vento gli arriva giusto sul naso. A bordo del Team Plastiche la situazione è tranquilla, e il dolore per la costola rotta di Alessandro causato da una caduta qualche giorno fa , si sta attenuando.

Ricordiamo che alla partenza della regata il 10 novembre scorso erano in 20 (19 uomini ed 1 donna) a doggi si sono ritirati ben 8 skipper.

Classifica del 28-01-2013 ore 5:001- Macif (François Gabart) - arrivato
2- Banque Populaire (Armel Le Cléac´h)
3- Hugo Boss (Alex Thomson)
4- Virbac Paprec 3 (Jean-Pierre Dick)
5- SynerCiel (Jean Le Cam)
6- Gamesa (Mike Golding)
7- Mirabaud (Dominique Wavre)
8- AKENA Vérandas (Arnaud Boissières)
9- ACCIONA 100% EcoPowered(Javier Sansó)
10- Votre Nom Autour du Monde avec EDM Projets (Bertrand de Broc)
11- Initiatives-coeur(Tanguy De Lamotte)
12- Team Plastique (Alessandro Di Benedetto
)


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