mercoledì 2 maggio 2012

" NUOVA" IVA PER RILANCIARE LE BARCHE USATE...E NON SOLO....

Qualche giorno fa una novità, finalmente positiva, è stata introdotta nel mondo della nautica. Il regime del margine IVA sarà applicato anche alle rivendite di contratti di leasing acquisiti da clienti privati, questa nuova norma, approvata dalla camera, nell’ambito della legge di concessione del decreto sulle semplificazioni fiscali, consentirà di pagare l’IVA solo sul margine di realizzo di vendita e non sull’intero valore del contratto di leasing.
Volendo portare un esempio: nella compravendita di un contratto di leasing, l'IVA veniva pagata sia dal primo utilizzatore sia da quelli successivi. Con il nuovo provvedimento, nel momento in cui un cantiere subentra in un contratto di leasing, ritirando l'unità usata, l'importo dell'IVA non verrà calcolato sull'intero valore del contratto, ma solo sul margine di realizzo di vendita, ovvero la differenza tra il prezzo pagato dal cantiere al locatario privato e quello a cui il cantiere lo rivenderà ad un nuovo utilizzatore.
Secondo Maurizio Lazzaroni presidente Assilea, "si può rappresentare questa norma di semplificazione e buon senso come la vittoria in un Act di avvicinamento alla Coppa America: un passo utile a muovere il mercato, a sostegno della ripresa. Al nostro settore infonde energia che ci aiuta ad affrontare la sfida insieme al settore della nautica da diporto italiana per riconfermare quel ruolo di leader che senza dubbio gli spetta".
 Vediamo un esempio di un subentro di leasing di una barca di 12,50 mt:
Ecco prima che cosa accadeva:
100.000 euro                  VALORE RESIDUO DEL LEASING IN CORSO
130.000 euro                  PREZZO AL QUALE VIENE VENDUTA LA BARCA
  10.500 euro                  10,5%  IVA FORFETTARIA RICALCOLATA SUL RESIDUO DEL LEASING DI       
                                        100.000 EURO
140.500 euro                   TOTALE COSTO BARCA COMPRESA IVA RESIDUA DEL LEASING IN CORSO.

Ecco cosa accade ora:
100.000 euro                  VALORE RESIDUO DEL LEASING IN CORSO

130.000 euro                  PREZZO AL QUALE VIENE VENDUTA LA BARCA

    3.150 euro                  10,5% IVA FORFETTARIA RICALCOLATA SULL'IMPORTO I 30.000 EURO 

                                       (MARGINE DERIVANTE DALLA VENDITA)

133.150 euro                  TOTALE COSTO BARCA COMPRESA IVA CALCOLATA SUL MARGINE DI

                                       VENDITA.         

Ecco ora un caso estremo:

100.000 euro                  VALORE RESIDUO DEL LEASING IN CORSO

100.000 euro                  PREZZO AL QUALE VIENE VENDUTA LA BARCA

0            euro                  NON C'E' MARGINE DI VENDITA, QUINDI NON C'E' IVA DA VERSARE

100.000 euro                  TOTALE COSTO BARCA CON IVA UGUALE A 0.


 Il vantaggio non è solo economico per chi acquista la barca di seconda mano, ma è anche una grande opportunità per chi intende acquistare una barca nuova. Infatti, nel momento in cui il mercato dell'usato inizia a girare e per i dealer la barca ritirata in permuta non rappresenta più un "macigno" difficile (se non addirittura impossibile per questi tempi) da vendere, che grava sul proprio bilancio e sui costi (perché deve continuare a pagare i canoni di leasing), sarà più propenso a valutare l'usato del potenziale cliente in base al valore effettivo della barca, cosa che farà sentire gli armatori meno disincentivati a cambiare barca a causa dell'eccessiva svalutazione del prorpio usato.

Il regime di margine Iva era già applicato all'acquisto dei beni, la novità legislativa (che rientra nell'ambito della legge di concessione del Decreto sulle semplificazioni fiscali) è che ora è applicabile anche ai servizi, perché va ricordato che chi subentra in un contratto di leasing acquista un servizio (il contratto) e non un bene (la barca).

Il margine sarà stabilito utilizzando il cosiddetto metodo analitico (ovvero utilizzando registri Iva ordinari) ; anche la cessione di un contratto acquistato con il regime del margine potrà ovviamente fruire del regime stesso.

Un tentativo concreto di rivitalizzare il mercato del leasing nautico che al 31 dicembre 2011 valeva 613 milioni di euro e che nel quinquennio antecedente al 2009 (riferito quindi agli "anni d'oro della nautica") ha fruttato all'erario 800 milioni di euro di IVA.

Tra le altre iniziative ci sono la semplificazione delle procedure relative alla realizzazione di porti turistici attraverso lo strumento del project financing, la semplificazione dell'attività di  "noleggio occasionale" che consente ai proprietari di unità superiori ai 10 mt di poter esercitare in prima persona la locazione ( su questo non siamo assolutamente daccordo, in quanto castiga le società armatrici ) - http://progettoceano.blogspot.it/2012_03_01_archive.html - la semplificazione del regime doganale delle navi da diporto extra UE, che consentirà ai porti italiani di diventare home port per le unità estere ( oltre i 24 mt). Novità anche per il regime dell'export: la semplificazione prevede che le unità posano intendersi destinate al consumo dentro o fuori dal territorio doganale su semplice rilascio di una dichiarazione rispettivamente di importazione o esportazione definitiva da parte dell'armatore con un grande risparmio di tempo e riduzione della burocrazia.
Salone di Genova 2011 - stand BAVARIA YACHTS

BAVARIA 45 CRUISER al salone di Genova 2011

Salone di Genova 2011 - stand BAVARIA YACHTS


Panoramica BAVARIA esposti al salone di Genova 2011




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