martedì 13 maggio 2014

COME SI CAMBIA LA GIRANTE AL MOTORE

Siamo oramai alle porte dell'estate e tanti si apprestano a preparare la propria barca a vela per le tanto desiderate vacanze estive eseguendo tutta una serie di controlli e piccoli lavoretti.

Nella manutenzione al motore, non va certamente trascurata e dimenticata la sostituzione della girante della pompa di raffreddamento. Questa operazione è bene eseguirla ogni anno ad inizio stagione, per evitare che poi nel bel mezzo della vostra vacanza, e semmai in un momento particolarmente difficile, la girante si rompa, lasciandovi in panne con il motore....
Perchè se cambiare una girante con la barca ormeggiata in banchina con tutta tranquillità è veramente un operazione molto semplice, fare la stessa cosa in mare aperto, con le onde che vi sballottano e la fretta della riparazione, il tutto diventa molto più difficile...Per cui sostituendola preventivamente, evitiamo che ciò possa accadere. Ma anche se dovesse capitarci di sostituirla in mezzo al mare a causa o di un difetto del materiale, o perchè, ad esempio: un sacchetto di plastica ha ostruito la presa a mare non facendo passare acqua e quindi la girante si è rotta. Sappiamo già come fare ....

Gli accorgimenti da usare sono veramente pochi:
1) chiudere la presa a mare prima di smontare il coperchio della pompa;
2) pulire bene il coperchio e sistemare bene o l'o-ring o la guarnizione di carta (secondo il modello     
    di    pompa), altrimenti  la girante non aderendo bene  non riesce a risucchiare  l'acqua;
3) stringere con delicatezza, senza forzare troppo i pernetti di chiusura  perchè sono delicati;
4) riaprire la presa a mare prima di accendere il motore.

Ultima cosa, il mio consiglio, per quanto concerne le giranti, è quello di comprare sempre la girante originale e questo per  2 motivi: il primo è che il materiale è migliore e dura di più, il secondo è che quelle non originali, sono infinitesimamente di misura diversa e oltre ad avere un flusso d'acqua diverso, possono anche danneggiare la stessa pompa.

Guardiamoci il video.....




We are now at the gates of the summer and people are getting ready to prepare their sailing boat for the desired holidays summer by executing a series of checks and small jobs.

During the engine maintenance, it is certainly not neglected and forgotten to replace the propeller  of  cooling  pump .It is suggested to change it  every year at the beginning of the season , to avoid that  in the middle of your vacation,  in a particularly difficult time , the impeller breaks down, leaving you stranded with engine ....
As you know changing an impeller with the moored boat at the dock with peace of mind is really a very simple operation, but do the same thing in the open sea, with waves that toss and hurry to repair it, becomes much more difficult.. . So replacing it in advance, it could be safer. But even if it should happen to replace it in the sea due to a defected material or, because, for example, a plastic bag blocks the seacock retarding the water so that the impeller is broken. We already know how to do....

The precautions to be taken are very few :
1 ) Close the seacock before removing the pump cover ;
2) Clean the cover and place  the O- ring or packing  paper (depending on pump model ), if  the impeller  attached  well doesn’t  suck the water ;
3 ) squeeze gently, without forcing too close because the pins are delicate ;
4) reopen the seacock before starting the engine to test if it works.

Last thing : it is my suggestion to buy always  the original impeller  for two reasons:  first is that the material is better and lasts longer, second  those not original , are  different size and do not work as original ( in addition to having a different water flow , can also damage the pump ) .





                                                               Si ringrazia Silvana Luongo per la traduzione.




giovedì 13 marzo 2014

PATENTE NAUTICA A QUIZ. UN VERO PASSO AVANTI?




Ormai sembra davvero essere questione di poco tempo e il vecchio esame per il conseguimento della patente nautica andrà in soffitta per essere sostituito con quello a quiz. La notizia è stata accolta con un favore generalizzato e molti giornalisti della stampa specializzata hanno salutato il provvedimento come una innovazione positiva.
Scusatemi, ma io non sono affatto convinto che si tratti di un fatto positivo. Anzi.

La nuova patente a quiz infatti, se è vero che prevede il superamento di argomenti anacronistici, come la navigazione astronomica (posto che sia davvero inutile avere una cultura generale anche su quel fronte), è anche vero che manda in pensione il colloquio orale con tutta la parte di carteggio che era prevista. Insomma, nessun candidato a diventare comandate dovrà dimostrare di sapere pianificare una rotta con tutti i relativi problemi. Certo, visto dalla parte di chi deve sostenere l’esame è un gran vantaggio. Tanto oggi ci sono i gps e i cartografici. Ma davvero pensiamo che sia necessario impoverire le conoscenze e le competenze? Davvero si pensa che 5 domande sul carteggio poste sotto forma di quiz possano provare le reali conoscenze di una persona che dal momento in cui avrà superato l’esame sarà abilitato al comando di imbarcazioni fino a 25 metri senza alcun limite di navigazione?
Da più parti si afferma che l’esame era costellato di trappole e che le domane spesso vertevano su argomenti desueti. Verissimo. Ma come spesso accade in Italia, invece di cambiare ciò che non funziona, che è vecchio o inutile, si getta il bambino insieme con l’acqua sporca.

Fortunatamente non siamo l’Inghilterra. Fortunatamente da tanti punti di vista tranne che da quello nautico. I sudditi della regina vanno in mare quando ne sono capaci. Non gli viene chiesta una patente ma la coscienza di saper navigare. La vela fa parte della storia e della cultura di un popolo che non ha la fortuna di avere un clima e un mare meraviglioso come il nostro, ma che nutre verso di esso un rispetto infinito. In Italia le cose non stanno così. Anzi, spesso, se si può la patente la si compra. Fregandosene delle reali competenze che si hanno. Tanto c’è il cartografico. Si mette in moto, si gira il volante e si va…

 
progettoceano charter
A pranzo in uno splendido scenario


Progettoceano charter
Skippers




Progettoceano charter
Si veleggia....

License quiz .Is it a real step forward?
Now really seems to be a matter of a short time, old exam to obtain a driving license will go into the attic to be replaced with a quiz. The news was greeted with general favor, and many specialized journalist consider the decision as a positive innovation.
Excuse me, but I'm not at all convinced that this is a good thing. Indeed. New license quiz in fact, it is true that involves passing anachronistic subject, such as celestial navigation ( assuming that it is really useless to have a general knowledge on that front) , it is also true that it cancel  the oral  interview with all nautical maps that were expected .shortly, none of the candidates to become commander must demonstrate to know to plan a route with all the related problems. Of course ,it is a great advantage for all candidates that feel to be safe because of  the GPS and the maps. Telling the true I think that  it is not right to impoverish the knowledge and skills. More, 5 questions posed on the chart in the form of quizzes can’t try the real knowledge of a person and it is not possible that after the exam  He will be enabled to command vessels up to 25 meters without any limit of navigation .
Many have said that the exam was full of traps and that the question often concerned obsolete subjects . It is very true . But as often happens in Italy , changing is not for what does not work,   what is old or even useless,.
Fortunately we are not in England. Fortunately based on many points of view except from the nautical . The subjects of the Queen go overboard when they are capable . They are not asked for a license but the consciousness of knowing how to navigate. The sail is part of people history and culture they  are not lucky enough to have an atmosphere and a wonderful sea like ours, but they respect it infinitely . In Italy, things are not so . Indeed, often , if you can, you can pay for a driver's license  without taking care of  real skills, again due to the fact that   there is the chart . Turn on the engine, turn the steering wheel and away you go ...

              Si ringrazia Silvana Luongo per la traduzione.




giovedì 27 febbraio 2014

EMERGENZE MEDICHE A BORDO





Qualche giorno fà, ho ricevuto questo scritto dal mio amico Nico Caponetto, affermato giornalista  nautico e grande esperto velico, che da più di qualche decenni solca i mari un pò di tutto il mondo e ho ritenuto opportuno pubblicarlo con la speranza che il suo pensiero possa essere preso ad esempio da tutti noi che andiamo per mare, sia per diletto che per lavoro...o quanto meno che possa servire a far nascere una maggiore responsabilità in tutti noi....

Questa settimana un episodio mi ha spinto ancora a ragionare sulla diffusione della cultura nautica in Italia, o meglio della sua carenza. Che tradotto in soldoni significa essere molto deboli su uno dei fronti che potrebbe invece rappresentare un volano di sviluppo per il nostro Paese, il turismo nautico.

La cosa mi riguarda da vicino. Sono circa 30 anni che vado in barca. Mi sono preoccupato di formarmi come velista e come istruttore, ho accumulato un po’ di esperienza ma… ma per esempio non mi sono mai preoccupato seriamente delle emergenze mediche a bordo. Ossia di come affrontare, in una navigazione di qualche ora, non nella traversata atlantica, un fatto improvviso come una profonda ferita da taglio, una frattura, un colpo di sole o banalmente un attacco di mal di mare. Per non parlare poi di un attacco cardiaco.
Certo con un po’ di buon senso magari le cose si affrontano e in qualche modo si risolvono. Ma altra cosa è avere competenze specifiche, imparare concretamente come si immobilizza un arto e con cosa farlo, come si po’ chiudere una ferita con garze e cerotti o come si pratica il massaggio cardiaco. Con l’obiettivo di soccorrere la persona della cui incolumità siamo comunque responsabili, fino a quando non si raggiunge un porto o non siamo noi raggiunti dai soccorsi.

Ebbene in trent’anni non mi sono mai preoccupato di chiedermi: ma queste cose dove posso andare a impararle? E’ stato necessario un obbligo. Per motivi professionali mi è stato chiesto di presentare un First aid Certificate, riconosciuto a livello internazionale. Sono stato obbligato in sostanza dai regolamenti a fare qualcosa che dovrebbe essere nel nostro DNA di velisti. Otto ore di corso, in cui mi sono state insegnate semplici tecniche che possono fare la differenza fra un soccorso portato correttamente e qualche improvvisata soluzione che magari peggiora le condizioni dell’infortunato oppure, in alcuni casi, fra la possibilità di sopravvivere e quella di non farcela.
Ecco, credo che dai futuri comandanti, quando si accingono a sostenere gli esami della patente nautica, invece di pretendere di conoscere a memoria tutte le luci del mondo, si dovrebbe pretendere un corso di pronto soccorso. Si dovrebbe pretendere che abbiano le competenze per essere realmente comandanti, ossia in grado di tutelare l’ incolumità delle persone di cui sono responsabili a bordo.

Nico ha toccato il tasto "patente nautica"....che proprio in questi giorni sembra si stà dibbattendo su un possibile cambiamento per quanto concerne le modalità dell'esame....magari fra qualche giorno farò qualche considerazione..... 


 
Vacanze in barca a vela napoli
Un momento durante la navigazione



Vacanze in barca a vela napoli
Lo skipper illustra le manovre prima della partenza    






Vacanze in barca a vela napoli
Preparativi prima di salpare







A few days ago, I received this letter from my friend Nico Caponetto, journalist and expert nautical sail. He has been sailing for more than ten years all over the world, so and I thought it was appropriate to publish it, in the hope that his thought can be taken as an example for all of us who go to sea, both for pleasure or for work ... or at least that it can be useful so that we become more responsible....

This week an episode prompted me to think again about the spread of nautical culture in Italy, or rather about its lack. That translated means weakness on one of the fronts that could be a driving force instead for the development of tourism in our country, talking about: nautical tourism.

I m very involved in this matter. I have been sailing for about 30 years.  I 'm not worried about training as a sailor and as an instructor; I have accumulated a bit 'of experience but for example ...  I never seriously worried for medical emergencies on board. How to deal with, in a few hours of navigation , not in the crossing of the Atlantic , a deep stab wound , a fracture, a sunburn or trivially a bout of seasickness. To say nothing of a heart attack.

Of course with a little ' common sense maybe things are faced and resolved somehow. But it could be better specific knowledge and skills, learn how to effectively immobilize a limb and do something, as little ' close a wound with gauze and tape or how to practice a massage cardiac. With the aim of helping the person whose well we are still responsible, until you reach a port or not we are reached by rescue teams.

Well over thirty years I have never bothered to ask, where and how I could learn these things. For professional reasons I was asked to present an Internationally First aid certificate. I was essentially forced by regulations to do something that should be in our DNA sailors. Eight hours of the course, in which I have been taught simple techniques that can make the difference between a properly brought relief and some improvised solution that might worsen the conditions of the injured or, in some cases, including the opportunity to survive and to not do it.

Here, I think that future commanders, taking the exams of the boat license, instead of pretending to know by heart all the lights in the world, you should expect a first aid course. You should not expect that they have the skills to be really commanders, but that they are capable of protecting the ' safety of the persons on board of which they are responsible.

Nico has touched the key “boating license " .... that it seems there will be a change in future about the methods of examination these days it seems you are arguing over a possible change with regar
d.... maybe in a few days I will make a few comments .....

Si ringrazia Silvana Luongo per la traduzione

Vacanze in barca a vela napoli
Appena lasciato l'ormeggio